Evento Terminato
IL VERBO DI FRONTE con Roberta Dapunt
IL VERBO DI FRONTE con Roberta Dapunt
Evento Terminato Incontro con la Poesia - Reading
- Biblioteca Intercomunale Primiero - Fiera di Primiero
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15 nov 2024 - A cura di Biblioteca Intercomunale di Primiero
Incontro e reading di poesia con il poeta Roberta Dapunt che si segnala oggi per la particolare coerenza tra poetica e forma di vita, coerenza che nella sua ultima raccolta di poesie dal titolo Il verbo di fronte (Torino, Einaudi, 2024) si fa semplicemente testimonianza.
Nata nel 1970 a Ciaminades, nell'Alta Val Badia, Dapunt ha ereditato
attraverso il marito, lo scultore Lois Anvidalfarei, il maso di famiglia. Dal
1993, anno in cui è uscita in versione plaquette la sua prima opera
OscuraMente, i ritmi tipici della vita rurale rappresentano il contesto
vitale della ricerca della scrittrice, che dal 2012, con Nauz, si esprime
anche nella sua lingua madre, il ladino. Dalla solitudine del suo maso, ne Il
verbo di fronte, l'autrice prova a risignificare dimensioni universali
dell'esistenza, come la malattia, la religione, il rapporto con la natura, i
legami familiari, con un linguaggio asciutto e umile che riflette a tratti il
carattere della propria terra.
In un'epoca ancora segnata
dalle conseguenze della pandemia , la raccolta di Dapunt intende
mettere a fuoco, in chiave poetica, i livelli possibili di una rinnovata
coscienza, individuale e collettiva, che anche attraverso il dolore cresce e
si sviluppa. Nella poesia «Virus» questa coscienza è così descritta: «Eppure,
in questo silenzio che si è fatto uno / tra le lingue e le appartenenze. In
questo silenzio / che nessuno, nessuno ha mai sentito prima, / si sentono
dire parole sconosciute da noi liberi europei». Il silenzio, sia quello
drammatico sperimentato nel lockdown sia quello solenne che domina una vita
scandita dalle ritualità stagionali, è vissuto come la dimensione originaria
da cui nasce non solo la parola poetica, ma anche la verità ultima della
condizione umana.
La lezione, certamente di
letteratura , ma soprattutto di consapevolezza, che Dapunt ci offre
in questa sua ultima raccolta, pur muovendo da un ascolto autentico della
propria interiorità, si allarga fino a nominare quella sacralità che l'erba e
le montagne intorno sembrano contenere. La misura nuova del vivere alla quale
l'uomo oggi è chiamato all'interno di una natura offesa e ignorata è
racchiusa nella poesia «La ferma visione»: «E in questo piccolo oggi, mentre
l'uomo cammina / nella certezza di un progresso, le montagne / / sembra
stiano ferme. / […] Senza fasto né ostentazione superba, / solo la temperanza
del sacro. / La vedi? Io la vedo».
Christian Lefta - La civiltà Cattolica 4179-4180, Volume III, 2024